lunedì 16 febbraio 2009

Google for PM

Le elezioni parlamentari in India si fanno sempre più vicine e, come è logico aspettarsi, è cominciato il bombardamento mediatico che contraddistingue qualunque democrazia durante le campagne elettorali. Singolare e senza dubbio inaspettata la scelta del Bharatiya Janata Party, che deve aver raggiunto un particolare accordo con Google per l'utilizzo di AdSense, dal momento che qualunque sito internet soddisfi semplicemente tre requisiti, ossia parlare di India, avere degli spazi Google AdSense ed essere raggiunto tramite un ISP indiano, è letteralmente inondato da annunci inneggianti a Lal Krishna Advani, candidato premier del BJP e della coalizione da esso guidata, la National Democratic Alliance.

Anche questo blog, se raggiunto tramite un ISP indiano, non sfugge a questa logica, a dimostrazione della viralità della campagna organizzata dai sostenitori dell'ottantunenne ex Ministro degli Interni al grido di "Advani for PM
". I link rimandano al sito internet del candidato di destra, a cui bisogna riconoscere una cura fuori del comune standard dei siti istituzionali indiani, decisamente studiato per attrarre il maggior pubblico possibile. Risulta evidente come anche un partito conservatore come il BJP, espressione della destra nazionalista indiana, abbia capito la fondamentale importanza di Internet per convogliare un messaggio politico ai giovani, che, come ho già avuto modo di ricordare in un precedente post, rappresentano un bacino elettorale di primaria importanza nel contesto indiano.

Non potendo, a differenza del Congress Party, proporre candidati giovani e al contempo credibili, ecco che la destra indiana si affida ad Internet ed ai nuovi media, sperando che criteri comunicativi simili a quelli che hanno portato alla Casa Bianca un quarantasettenne afroamericano possano riportare sulla cresta dell'onda uno dei politici più anziani dell'India.

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