domenica 3 maggio 2009

Il matrimonio al tempo di Internet

Per una società basata sulla famiglia e su una intricata tela di rapporti sociali quale quella indiana, il matrimonio rappresenta una vera e propria ossessione. Basato su un accordo tra famiglie, dettato da ragioni di convenienza economica e di prestigio sociale, in cui i futuri sposi raramente hanno vocein capitolo, il matrimonio indiano obbedisce a regole che noi occidentali non riusciamo a cogliere e sovente bolliamo come barbare. Le leggi del varna proibiscono nella maniera più assoluta il matrimonio tra appartenenti a caste diverse, pertanto l'organizzazione di un matrimonio parte dalla spasmodica ricerca di un candidato o candidata ideale all'interno della propria casta, quando non addirittura della propria sottocasta.

Se nell'India rurale, oggi come secoli fa, in tale selezione hanno un ruolo fondamentale figure come astrologi, sacerdoti, intermediari ed usurai (questi ultimi necessari sovente ad assicurare alla famiglia della sposa la possibilità di soddisfare le esorbitanti richieste di dote dei futuri consuoceri), nelle megalopoli stanno sempre più assumendo importanza i portali internet per la ricerca del futuro sposo o della futura sposa, come BharatMatrimony.com o Shaadi.com. In un paese dove si contano circa 80 milioni di utenze internet, tali siti dispongono di decine di milioni di profili, creati non solo online ma anche tramite il supporto di centri in franchising, aperti per offrire supporto ai non avvezzi al computer. Aperti per la maggior parte verso la fine degli anni '90, questi portali hanno nel corso di pochi anni sviluppato un giro d'affari da 600 milioni di rupie, una cifra da capogiro.

Ma cosa aspetta chi si collega ad uno di questi siti? L'esperimento con BharatMatrimony.com mette in risalto tutti i controversi aspetti del matrimonio indiano: nella schermata iniziale si può accedere alla funzione di quick search, che giustamente si deve basare unicamente sugli aspetti fondamentali, in questo caso sesso, fascia d'età, religione, casta e presenza di fotografia. Per l'esperimento, suppongo di voler cercare una moglie di età compresa tra 22 e 26, di religione hindu e casta braminica - saraswat e la ricerca produce 92 risultati. La stragrande maggioranza delle presentazioni delle potenziali future mogli è ovviamente in terza persona, affidata o ad un genitore o ad un fratello, o comunque a qualcuno che avrà l'autorità di negoziare i termini dell'accordo matrimoniale. Aprire un profilo significa trovarsi di fronte ad un identikit completo, in cui la disposizione delle schede spiega meglio di mille parole quali siano i criteri con cui una moglie viene selezionata: la scheda socio-religious background difatti occupa il secondo posto, subito dopo le informazioni base, mentre hobbies and interests, che a noi sembrerebbe fondamentale, è relegata verso il fondo, dopo educational and professional information e family details.

Usanze, superstizioni e regole vecchie di millenni hanno trovato nuova linfa tramite lo strumento più moderno, Internet, in quella che ad un occhio occidentale non può non apparire come una contraddizione, ma che in India rappresenta la norma. Nel corso dei millenni, l'India ha infatti sempre assimilato, integrato ed adattato alla propria mentalità le diverse istanze culturali con cui è venuta in contatto, e Internet non rappresenta certo un'eccezione.

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